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ESERCIZI CON L’AEROGRAFO: LA SCALA DEI GRIGI

Come nelle altre tecniche, la qualità dei tuoi lavori non potrà essere soddisfacente se, oltre a conoscere e saper usare l’aerografo, tu non conosca i colori e le regole che li caratterizzano.

Saper scegliere poche tinte per esercitarsi e saperle dosare in modo corretto è uno dei primi obiettivi che l’allievo dovrebbe porsi.

Invece, ahimé, talvolta capita che dopo un corso base, l’allievo si cimenti immediatamente nella realizzazione di un ritratto di Marylin Monroe ad esempio, come se premere il pulsante e aprire il colore fosse miracolosamente sufficiente a far sembrare realistico il vostro volto.

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Uno dei primi esercizi che ti suggerisco di fare è quello di imparare a nebulizzare leggere quantità di colore, per associare visivamente il graduale aumento dell’intensità del colore con il graduale aumento dei passaggi.

Prendi un cartoncino bianco, usa il tuo colore acrilico nero, e fai come ti suggerisco per crearti una specie di “scala guida”, esclusivamente per il tuo ragionamento visuale, che ti aiuti a dosare il colore per raggiungere l’effetto desiderato.

La scala dei grigi

Disegna a matita undici riquadri su un foglio di cartoncino bianco, come da illustrazione allegata e numerali da 0 a 10. Alla posizione “0” corrisponderà il bianco del foglio e su questa non devi aerografare.

Su tutti i successivi dieci riquadri sovrapponi un passaggio leggero, sfruttando la nebulizzazione e la progressiva copertura del bianco del foglio da parte del colore. Poi copri le posizioni “0” e “1” e sovrapponete su tutte le altre un secondo passaggio leggero. Poi copri le posizioni “0”, “1” e “2” e sovrapponi un terzo passaggio su tutte le altre. E così via fino alla fine. Al termine di questo semplice esercizio avrai ottenuto la tua personalissima “Scala dei Grigi”.

Il bianco non è compreso in quanto è il colore del nostro supporto; esso rappresenta la totale assenza di pigmento nero. Il nero pieno corrisponde al numero 10, dove vi è totale assenza di bianco. 

Tutti gli altri stadi, dal numero 1 al numero 9, rappresentano un  graduale aumento dell’intensità del grigio, attraverso il cui uso appropriato riuscirai a rendere bene la profondità e il volume. 

I grigi, assieme al bianco e al nero, sono detti colori neutri, o acromatici perché non appartengono allo spettro, come invece i colori cromatici.

Dopo aver lavorato con il solo nero e tutte le sue gradazioni dei grigi, ripeti lo stesso esercizio con i primari: il giallo, il rosso magenta e il blu ciano.

Quando avrai le tue quattro scale, le puoi usare come “palette colori”: le consulterai per individuare in un soggetto a colori o in bianco e nero, la giusta tonalità di tinta da riprodurre, confrontando il colore di riferimento con la tua palette colori relativa.

Tieni presente la luminosità dei colori che usi e confrontala con la scala dei grigi dell’illustrazione allegata. Associa a ogni colore un livello di grigio del valore tonale equivalente. Noterai come il giallo sia un colore molto luminoso, mentre il blu lo è molto meno.

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Ora vediamo di orientarci bene con la terminologia che descrive il colore: la tinta, il tono e il croma.

TINTA

É il nome stesso del colore: blu, rosso, giallo sono tinte. Il termine tinta a volte è confuso con il termine colore, ma ricordati che varianti di una stessa tinta danno luogo a colori diversi: quando diciamo giallo canarino, blu di prussia, rosso di cadmio ci riferiamo a un pigmento e non a una tinta; quando invece diciamo rosso scuro, rosso opaco, rosso brillante, ci riferiamo a variazioni di colore entro la medesima tinta.

TONO (o luminosità)

È riferito al livello di maggiore o minore luminosità di un colore e al tono si potrà aggiungere una descrizione più accurata, specificando se è chiaro o scuro

Un rosso sarà rosso chiaro, ad esempio, se apparirà più chiaro di quello che riteniamo il rosso ideale. 

La luminosità di un colore è data dalla quantità di luce che riflette e rappresenta la sua capacità a trasmettere la sensazione di luce o di ombra. Il bianco in teoria riflette il 100% della luce che lo colpisce, il nero lo 0%. 

Se provi a confrontare i colori a disposizione con una scala della luminosità ti accorgerai che il giallo è un colore molto luminoso, mentre il blu lo è molto meno.

CROMA (o saturazione)

Indica l’intensità di un colore, ovvero la sua purezza. I colori con alta saturazione sono quelli puri, i più brillanti e vividi che si possano ottenere. I colori con bassa saturazione sono scialbi, contenendo una grande quantità di grigio.

Bene, ora esegui l’esercizio che ti ho suggerito e arrivederci alla prossima settimana, nel cui blog parlerò di tinte primarie e secondarie, di complementari e di come si realizzano le ombre colorate in un disegno.

Spero infine con questo articolo di averti aiuto cos’è la scala dei grigi e qual è la differenza tra tinta, tono e croma!

Buon lavoro con l’aerografo ☺️

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