Vai al contenuto

PERCHE’ L’AEROGRAFO FA UN SEGNO SFUMATO E NON NETTO


Ti stai avvicinando all’aerografia e stai cominciando a fare i primi esercizi?

Appena riesci a fare una linea abbastanza sottile, cosa che ti serve come allenamento per controllare gradualmente lo strumento, ti accorgi che il segno del tuo aerografo non è sottile e netto come vorresti. E neppure bello intenso come il colore che stai utilizzando. Constati con tuo disappunto che per quanto tu usi il nero, ad esempio, e vorresti creare un segno preciso e netto, ciò che viene fuori è una insoddisfacente linea sfuocata, più o meno sfumata su entrambi i lati e di intensità inferiore al colore usato. Grigia, ad esempio, se stai usando il nero.

Molti dei miei allievi, mi contattano davvero sconfortati perché sono convinti che questo sia un difetto.
Se ti succede questo, è importante che ti spieghi che tu stai ragionando con la mentalità di chi pensa che l’aerografo si comporti come le matite, i pennarelli, i pennelli, e le altre tecniche pittoriche, che invece poco hanno a che fare con l’aerografia.
Se prendi un pennello e una tavolozza con del colore a tempera, dove intingi il pennello e poi lo passi su un cartoncino bianco disegnandoci sopra una linea, tu realizzerai un segno netto che va “in copertura”, ovvero copre il colore del foglio, con un unico passaggio.

Con l’aerografo invece tu polverizzi del colore liquido e pur stando molto vicino al tuo supporto e riuscendo a fare un segno relativamente sottile, il risultato sarà sempre “trasparente” e sfumato su entrambi i lati della linea.
Il segno dell’aerografo non è mai, quindi, un segno netto come quello di una biro, ma un insieme di tante microgoccioline che puoi guardare con una lente di ingrandimento, che lasciano trasparire il colore del supporto su cui stai lavorando e che danno un effetto gradualmente più scuro solo sovrapponendo più passaggi, quindi per trasparenza. Se tu diluisci il colore per poter essere più preciso da vicino, ti accorgerai che la percentuale di pigmento, riducendosi a favore del reducer, ti renderà il segno ancor più trasparente.


Meno pigmento = meno intensità.


Pertanto, per aumentare l’intensità della tinta, dovrai fare più passaggi, e se vuoi che il segno sia preciso e non sfumato, dovrai usare la mascheratura di un nastro. Solo così otterrai un segno davvero netto.

Mario Romani

Vuoi imparare ad usare l’aerografo come un professionista?

Partecipa ai miei corsi, ti insegnerò un metodo unico, facile, e accessibile a tutti: una serie di esercizi nel primo giorno di lezione, completamente pratici e di difficoltà graduale, ti consentirà di acquisire la tecnica base e di conoscere l’aerografo e il suo funzionamento, per poi dedicarti il secondo giorno all’esecuzione pratica di illustrazioni e di acquisire nozioni pratiche per la loro successiva realizzazione sulle varie superfici nelle differenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *