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RIFLESSI E CROMATURE CON L’AEROGRAFO: 3 CONSIGLI UTILI

Quando si parla di iperrealismo con l’aerografo, si finisce sempre nel discorso di come si può realizzare un effetto metallico con i riflessi delle cromature, che ci affascinano da sempre. Non è un tema che posso completare in un semplice articolo, ma ti posso indirizzare verso la giusta impostazione di come puoi arrivare ad ottenere un ottimo risultato.

In Italia una infinità di illustratori, non solo con l’aerografo, ha sperimentato la riproduzione di questi riflessi, e chi ci è riuscito ha sicuramente preso spunto dagli iperrealisti americani degli anni ‘60/’70, come Audrey Flack (guarda il portacandela qui sopra!) oppure Tom Blackwell, del quale ti mostro un lavoro che riproduce fedelmente una moto.

Questi artisti sono stati i precursori a pennello degli iperrealisti moderni. Poi sono arrivati i giapponesi negli anni ‘80/’90, il cui capofila è stato senza ombra di dubbio Hajime Sorayama: un genio dell’illustrazione che ha dato vita ad uno stile, “inventando” il riflesso cromato di fantasia e immaginando ciò che la superficie riflettente poteva specchiare.

Ed è qui il punto: l’effetto cromatura con riflessi non è altro che una riproduzione fedele e minuziosa di quanto la superficie metallica riflette, e mentre quando la riproduci non fai altro che analizzare correttamente e con attenzione la tua foto di riferimento, senza tralasciare alcun particolare, anche il più piccolo e insignificante, quando te la devi inventare occorre che tu abbia un’idea estremamente precisa di come si comporta una superficie a specchio curva, come riflette gli oggetti e come la luce può essere specchiata.

Sorayama in questo è stato il maestro di tutti, imitato in tutto il mondo ma, credimi, inimitabile. Di lui ti parlerò più avanti nei prossimi articoli, qui ti voglio spiegare cosa devi curare nella progettazione di una illustrazione con effetti metallici a specchio.

Ecco tre consigli che ti do’ per affrontare questo argomento con il piede giusto.

  1. FOTO DI ALTISSIMA QUALITA’: devi prendere una fotografia di ottima risoluzione, non una cosa scaricata da internet che quando la ingrandisci ti mostra pixel grandi come gli scacchi della dama! L’assoluta bontà dell’immagine di riferimento è fondamentale perché quando tu riproduci una foto di cui ti è chiaro anche il più piccolo particolare, è molto più semplice riuscire nell’intento di disegnarlo con efficacia.

2) DISEGNA LA TRACCIA CONSAPEVOLMENTE: se tu metti degli oggetti su un tavolo e poi li guardi davanti ad uno specchio ti accorgerai che la realtà e l’immagine rovesciata sono identiche. Ecco: quando devi realizzare con l’aerografo la simulazione di una superficie cromata, devi ridisegnare scrupolosamente tutto quello che vedi e che ci è riflesso sopra. Un vero disegno nel disegno. E anche il più piccolo particolare deve avere un senso. Osserva questo cerchione cromato: se tu ne volessi realizzarne una riproduzione, dovresti riprodurre le persone, le auto, le case che ci vedi riflessi.

3) DIVIDI IL LAVORO CON LA LINEA DELL’ORIZZONTE: se la superficie riflettente è curva, nel lavoro applica il principio della linea dell’orizzonte. Questa linea, che può essere reale (o immaginaria come nel caso dei lavori di Sorayama) divide in due il tuo disegno: tutto ciò che c’è davanti e sopra viene riflesso dalla linea in su; tutto ciò che c’è davanti e sotto viene riflesso dalla linea in giù. Come vedi nel cerchione la parte bassa del riflesso specchia l’asfalto sotto, la parte alta il cielo. Osserva un lavoro di Sorayama per capire ulteriormente a cosa mi riferisco.

Uno dei più bravi che io abbia mai conosciuto è stato uno dei miei artisti di riferimento e maestro, Guerrino Boatto. Il suo stile e la sua bravura in questa tecnica lo ha reso famoso in tutto il mondo, proprio nella realizzazione di automobili con particolari cromati. Osserva questa sua straordinaria opera, con riflessi e cromature davvero favolose. Non sembra una fotografia?

Bene, ora non devi far altro che scegliere un soggetto (magari non così complesso) e cimentarti! Buon lavoro con l’aerografo!

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