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5 CONSIGLI PER SCEGLIERE L’AEROGRAFO GIUSTO

Avvicinarsi all’aerografia da autodidatti può essere rischioso, specie se vuoi acquistare le attrezzature orientandoti autonomamente sul web senza avere tanta competenza. Voglio aiutarti a muoverti con efficacia, evitando errori nell’acquisto, che possono mettere in difficoltà l’inizio del tuo percorso. Se vuoi districarti nella giungla del web e a capire cosa può andare bene alle tue esigenze, o scegliere tra un aerografo e una micropistola, segui questi semplici consigli e vedrai che non commetterai errori.

1) PRIVILEGIA MARCHE CONOSCIUTE E AFFIDABILI

Non considerare il prezzo come primo criterio per decidere cosa acquistare. L’economicità di attrezzature di cui non conosci la qualità, di cui non hai notizie sull’assistenza post vendita, sulla garanzia e sulla reperibilità dei relativi ricambi è spesso un’esca che attira, ma che troppo frequentemente si rivela dannosa e costringe a spendere di nuovo. Spendere poco è sempre spendere 2 volte.

Orientati quindi verso la scelta di marchi noti e affidabili, come Iwata, Harder & Steenbeck, Paasche, Sparmax, Hansa, Badger, Olimpos e pochi altri, di cui sei certo di reperire comunque i ricambi e non avrai sorprese sul piano qualitativo. Scegliere tra questi marchi è il primo passo per fare l’acquisto giusto.

2) SCEGLI LA TIPOLOGIA DI FUNZIONAMENTO

La tipologia di funzionamento degli aerografi è divisa in due grandi famiglie: quelli ad azione singola e quelli a doppia azione. I primi funzionano consentendoti solo di premere il pulsante per l’apertura dell’aria, che nebulizza il colore sempre nella stessa quantità. I secondi, invece, sul pulsante hanno due azioni possibili: quella dell’apertura dell’aria e quella della regolazione della quantità di colore da zero fino al massimo, trascinando all’indietro il pulsante.

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Se ti occupi di modellismo il primo tipo può andare bene, ma considera che il secondo tipo, consentendoti di regolare la quantità di colore mentre lavori, è decisamente più versatile e ti consente di utilizzarlo nella quasi totalità delle applicazioni a cui potresti dedicarti.

3) SCEGLI L’ALIMENTAZIONE DELL’AEROGRAFO

Per alimentazione di un aerografo intendo la posizione del serbatoio dove metti il colore che poi verrà nebulizzato. Acquistare un aerografo con serbatoio e l’alimentazione giusti per la tua applicazione è fondamentale, e ora capirai perché.

L’alimentazione può essere:

A) A GRAVITA’ o per caduta, con serbatoio superiore;

B) PER ASPIRAZIONE LATERALE con serbatoio laterale;

C) A SIFONE, con serbatoio sottostante.

Gli aerografi a gravità (A) sono i più diffusi, e funzionano facilmente perché il colore contenuto nel serbatoio è subito disponibile per caduta e viene immediatamente aspirato e trascinato fino al puntale dove viene polverizzato dall’aria compressa. Questo tipo di aerografo va bene per versatilità e comodità d’uso, tranne che dobbiate fare decorazioni verso l’alto (soffitti, restauro, ecc.) per la posizione fissa del serbatoio.

Gli aerografi per aspirazione laterale (B) montano un serbatoio a lato del corpo dell’aerografo, sia con un incastro conico, sia a volte tramite filettatura. La posizione laterale può far sembrare lo strumento leggermente sbilanciato su un lato (può essere sia a destra sia a sinistra) ma sicuramente la possibilità di ruotare il serbatoio consente di aerografare in tutte le direzioni, compreso verso l’alto senza che il colore fuoriesca dal serbatoio!

Gli aerografi a sifone o ad aspirazione dal basso (C) hanno il serbatoio sotto, spesso piuttosto capace, che ti consente di affrontare lavori di maggiore grandezza con una certa autonomia. Ti sconsiglio però di acquistare questo tipo come primo aerografo se devi lavorare verso il basso (su torte, per illustrazioni appoggiate al tavolo, o in nail art per farti alcuni esempi).

Questa posizione orienta il colore all’interno del serbatoio orizzontalmente e la cannuccia non lo pesca più; in genere questi aerografi, proprio per la loro maggiore autonomia, hanno ugelli piuttosto grandi e di conseguenza non si prestano a lavori di precisione e sono meno adatti per piccole superfici.

4) SCEGLI LA TIPOLOGIA DELL’UGELLO

Gli svariate marche di aerografi possono montare due tipi diversi di ugelli: A) quelli avvitati;  B) quelli ad innesto autocentranti, che non vanno avvitati. I primi sono da accoppiare direttamente alla filettatura del corpo dell’aerografo, sono più piccoli e delicati da rimuovere/rimontare. In più, nella loro maggior parte dei casi, non è possibile intercambiare nello stesso corpo gli ugelli montati di serie con altri che abbiano diametri diversi.

Gli ugelli non avvitati non hanno bisogno di chiavi per essere rimossi e sono intercambiabili con altri ugelli di diametro o più grande o più piccolo. Ciò rende il tuo aerografo utilizzabile in un numero maggiore di situazioni, perché cambiando ugello puoi passare da un lavoro di microillustrazione a quello del fondo di un casco. Di solito questi aerografi sono appena più costosi degli altri di pari fascia.

5) SCEGLI IL DIAMETRO DELL’UGELLO

Dimenticati che prendere un aerografo con ugello piccolo (0,15 mm nell’Infinity Harder & Steenbeck o 0,18 mm nel Custom Micron Iwata) ti consenta di fare di diritto microillustrazione o segni precisissimi! Non è così: la precisione dipende dal tipo di colore che userai, e se devi usare colori densi come i Createx, ad esempio, è molto improbabile che tu possa usare uno dei due aerografi appena citati senza avere grossi problemi di fuoriuscita del colore!

Il mio consiglio è dunque di orientarsi verso un primo aerografo che stia tra 0,2 mm e 0,35 mm che in genere coprono una buona fascia di campi di utilizzo. Se sai di doverti dedicare a grandi superfici o colori molto viscosi o vernici, puoi salire a diametri maggiori, oltre 0,4 mm in su. E poi ricorda che quello che conterà soprattutto sarà il controllo della tua mano!

Spero di esserti stato d’aiuto, ma se hai bisogno di qualche ulteriore spiegazione, contattami e sarò lieto di aiutarti.

Buon lavoro con l’aerografo!

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