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L’AEROGRAFO E IL PLOTTER DA TAGLIO

Tempo di lettura approssimativo: 5 minuti

Quando ho iniziato a tenere corsi sulla tecnica dell’aerografo (1990) il computer non era ancora ai livelli attuali e nel lavoro quotidiano di illustrazione e aerografia si faceva tutto a mano.

Oggi è radicalmente cambiato tutto: il computer accorcia i tempi di ricerca delle informazioni tramite il web, reperisce immagini in alta risoluzione, consente di realizzare le bozze del lavoro commissionato in brevissimo tempo tramite i programmi di grafica e si collega a periferiche che aiutano sia il professionista che l’hobbista a trasformare in realtà la loro creatività.

Una periferica che sta avendo un grande successo è il plotter da taglio, che ha le sembianze di una stampante. Al posto della testina con gli inchiostri vi è un carrello con una punta metallica, la quale si muove nelle tre direzioni pilotata dall’elettronica della macchina. Puo’ tagliare svariati materiali: carta, cartoncino, acetato, vinili adesivi, vinili per tessuti, vinili per la mascheratura, mylar ecc). Devo dire che per gli stencil dell’aerografista è davvero una bomba!

La punta del plotter
Plotter Silhouette
Plotter GCC

In realtà questo tipo di macchina esiste da parecchi anni, ma all’inizio i costi erano molto alti e nessun hobbista si poteva permettere cifre di diverse migliaia di euro.

Oggi la variegata offerta di macchine di alta qualità, estremamente semplici da usare e molto più economiche, consente al grande pubblico di accedere al loro acquisto.

L’aerografista ne fa uso quotidianamente nel taglio delle sagome adesive, in acetato e in mylar. Ne esistono parecchi modelli, ma per averne uno performante devi spendere sui 300 euro.

Attento: il plotter però non basta! Devi necessariamente saperti destreggiare minimamente col computer ed avere una discreta infarinata di programmi vettoriali! In questa sede cerco di darti qualche indicazione sull’uso di questa periferica, senza alcuna pretesa di impartirti un corso di grafica vettoriale, che invece svolgo in una giornata intera in presenza.

Se devi trasformare un’immagine o un logo bitmap scaricato da internet, per farne uno stencil, lo devi trasformare in formato vettoriale.

La vettorializzazione trasforma un’immagine bitmap in un insieme di linee (chiamati vettori), dopo averla acquisita da uno scanner, un cellulare o sul web.

Le immagini bitmap sono quelle dove si vedono i pixel, lo sgradevole effetto a quadretti delle foto in bassa risoluzione. Questa immagine però non è leggibile dal tuo plotter che non può tagliarla! L’immagine vettoriale invece viene letta e tagliata correttamente, è facile da modificare ed è ridimensionabile senza perdita di qualità. Il suo profilo esterno fatto di linee continue non ha lo sgradevole effetto dei pixel e rimane tale anche quando viene ingrandita.

E’ il software che genera i vettori matematici che trasformano l’insieme dei pixel in linee continue.

Il plotter ovviamente taglia file vettoriali di diversi tipi, ma ciò che l’operatore ignaro non sa, è che da solo il plotter non decide nulla e per sfruttarne bene le potenzialità, devi conoscere qualche programma di grafica vettoriale, e anche un programma di elaborazione fotografica come Photoshop.

Adobe Illustrator (per Mac e PC) oppure Corel Draw (PC) sono i programmi più diffusi e completi per questo utilizzo, ma anche INKSCAPE si difende bene ed è gratis.

Photoshop serve a ripulire, scontornare e rielaborare l’immagine che vuoi usare come riferimento, poi dovrai vettorializzarla. Usando Illustrator o Inkscape, dopo aver importato l’immagine puoi usare il sistema automatico, con la funzione autotrace, oppure quello manuale, ridisegnando tutto manualmente con lo strumento “penna”.

Realizzarne il contorno con lo strumento penna non è difficile ma bisogna prenderci la mano. Una volta che l’immagine è stata vettorializzata, puoi salvare il file per inviarlo al plotter. Studia le istruzioni del plotter per salvare il tuo file con l’estensione giusta: .ai, .eps, .ait, .pdf, .fgx, .svgz e .svg., ecc.

Io che uso un Silhouette Cameo 4 (uno dei plotter più venduti) e un Mac, salvo sempre con l’estensione .svg.

Anche il drive del plotter può avere una funzione autotrace, ma è molto più spartana e non così precisa come ad esempio Illustrator.

Poi non dovrai fare altro che aprire il drive Silhouette Studio e importare il file appena salvato.

La sua scrivania è molto intuitiva e gli strumenti sono disposti come la maggior parte dei programmi di grafica; devi stabilire alcuni parametri di taglio e lanciare il taglio esattamente come lanceresti la stampa con una stampante.

Ora devi applicare il materiale da tagliare su un tappetino di trascinamento, e dopo che i rulli avranno agganciato il tappetino e lo trascineranno sotto, la lama eseguirà il taglio. Il tempo del taglio è proporzionale alla complessità del disegno, ma Il risultato finale è perfetto, preciso e assolutamente inarrivabile a mano libera.

Vorresti imparare ad usare il plotter? Lascia pure un commento sotto a questo articolo ☺️

Spero di esserti stato d’aiuto e buon lavoro con l’aerografo!

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