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3 CAUSE PER LE QUALI IL SERBATOIO DELL’AEROGRAFO RIBOLLE

Ti è mai capitato che il tuo serbatoio cominci a ribollire facendo uscire il colore? Ora ti elenco qualche causa che può determinare questo inconveniente, riflettendo sul fatto che saper usare in modo soddisfacente l’aerografo non può prescindere dal conoscerne la meccanica e i principi di funzionamento. Solo così si possono individuare le cause che lo fanno lavorare male, per poter intervenire e ristabilire condizioni accettabili di qualità del lavoro.

Quando l’aerografo non funziona bene sono sempre 3 gli ordini di fattori che generano il malfunzionamento:  

  1. la cattiva manutenzione e/o la scarsa pulizia;
  2. l’assemblaggio non corretto o addirittura errato;
  3. il danneggiamento, il deterioramento o la rottura di parti importanti come l’ugello o l’ago.

Per prima cosa accordiamoci sulla nomenclatura da attribuire alle parti dell’aerografo, e partiamo dal puntale, che è la parte protagonista dell’articolo di oggi.

Il puntale generalmente è costituito da tre pezzi: gli americani li chiamano Needle Cap (letteralmente cappuccio dell’ago), Nozzle Cap (cappuccio dell’ugello) e Nozzle (ugello).

Il fatto che l’aerografo sia stato inventato negli USA ha portato a traduzioni più o meno fedeli delle parti componenti; di fatto, il pezzo più esterno dell’aerografo, che funge da protezione dell’ago (in modo appropriato gli americani lo chiamano infatti Needle Cap) è quello che in Italia chiamiamo CORONCINA mentre il Nozzle Cap viene chiamato CAPPELLOTTO. L’ugello viene chiamato anche DUSE, parola italianizzata che deriva dal tedesco Düse (che significa proprio ugello) e che attecchì anche in Italia susseguentemente all’inizio dell’importazione dei primi aerografi dalla Germania, ad opera della gloriosa Conrad Bartoli di Milano, intorno al 1920.

Le caratteristiche e la fisionomia dei tre pezzi che costituiscono il puntale sono diverse a seconda delle marche, ma una cosa fondamentale le differenzia tra di loro: le marche orientali (Iwata, Olympos, Sparmax, Fengda, ecc.) montano generalmente ugelli avvitati sul corpo, mentre le marche europee e americane prediligono l’ugello ad innesto, nella maggior parte dei casi.

Questo significa che per rimuovere un ugello da un’aeropenna Iwata, per fare un esempio (come per tutte quelle con ugello a vite) occorre una specifica chiavetta, sempre in dotazione nella scatola originale. Mentre per i Paasche (nei quali però bisogna rimuovere il cappellotto con una chiave più grande), come per gli Harder & Steenbeck, i Devilbiss e numerosi altri, l’ugello è a innesto e si rimuove facilmente sfilandolo dall’alloggiamento dietro al cappellotto.

Quasi tutti gli ugelli, anche quelli più minuscoli, presentano una guarnizione in gomma o teflon che ha il compito di fare la tenuta tra l’ugello e il corpo dell’aerografo, una volta che il puntale sia ben assemblato. Ovviamente gli aerografi che presentano questa guarnizione in gomma e non in teflon sono meno adatti al lavoro con le vernici a solvente, in quanto questo O-ring tende in tal caso a deteriorarsi rapidamente.

BOLLICINE NEL SERBATOIO

Vediamo ora come individuare la causa di un frequente problema che spaventa i novizi o coloro che si stanno avvicinando all’aerografia: il colore che ribolle nel serbatoio.

Quando il serbatoio comincia a ribollire e il colore risale riempiendolo di bollicine d’aria, questo è il segnale di tre possibili cause, che posso elencarti in ordine di gravità.

Il caratteristico ribollire del colore nel serbatoio è il sintomo che l’aria, invece di uscire dal puntale tende in parte a risalire il canale del colore, lungo l’ago, e a fare bollicine nel serbatoio.

Ciò può avvenire per:

  1. Un’occlusione (sporco, colore secco) sul puntale che non consente all’aria di nebulizzare il colore e che invece di uscire dal davanti, torna indietro fino al serbatoio. Anche le condizioni ambientali (il caldo, l’aria condizionata) possono influire nell’insorge za di questo inconveniente, a volte frequente durante il lavoro, proprio perché il caldo o l’aria secca asciugano più velocemente il colore sulla punta.
  2. Il cappellotto è leggermente svitato. Ciò comporta che non si crei l’ermeticità prevista perché l’aria possa polverizzare il colore e invece essa torna indietro fino al serbatoio. In questo caso risolvere è molto semplice: basta riavvitare il cappellotto.
  3. L’ugello è leggermente svitato oppure è lesionato. Nel primo caso basta stringerlo un poco di più (senza esagerare). Nel secondo presenterà una piccola crepa sulla punta, da cui si insinua l’aria che risale fino al serbatoio e che fa ribollire il colore, impedendo il funzionamento corretto dell’aerografo. E in tal caso devi sostituirlo.

Negli aerografi con ugello ad innesto e non a vite (come ad esempio gli Harder & Steenbeck) questo inconveniente si può verificare sempre per le stesse ragioni, ma anche per la perdita o il deterioramento della guarnizione dell’ugello, che in questo specifico caso è in teflon. Qui basta sostituirla e il problema è risolto.

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